XIII Legislatura – Tornata del 3 aprile 1878
trattati di commercio l'armonia degli interessi economici, si rischia di chiedere ai trattati la quadratura del circolo, e la pietra filosofale: fu un
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Non è a credere che, dopo stipulati i trattati, ci sia questo retro-pensiero, per così dire, di stabilire dei diritti differenziali, i quali
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i dazi «da noi consentiti alla Francia per alcuni articoli di esportazione nostrana, non saranno applicati fino alla rinnovazione dei trattati di
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, nelle future trattative cogli altri Governi, coi quali dobbiamo conchiudere trattati.
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raccomandazioni della Commissione per una inchiesta amministrativa, prima di stipulare nuovi trattati,
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suo ordine del giorno l'indirizzo da dare al Governo per i trattati futuri; involge le modalità e le misure da stabilirsi per la tariffa generale
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tariffa generale, sia infine nel negoziare con altri Stati speciali trattati di commercio o coll'adottare apposite disposizioni dipendenti soltanto dal
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Circa alla raccomandazione che fece l'onorevole Luzzatti intorno alla durata dei trattati che si stipulassero con altri paesi, io non ho difficoltà
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negoziazioni dei trattati di commercio, e di tariffe doganali con altri paesi finitimi, specialmente coll'Austria e colla Svizzera. L'onorevole Luzzatti
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fossero i trattati che dovessimo successivamente concludere con altri Stati.
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saranno applicati fino alla rinnovazione dei trattati di commercio tra la Francia ed altre nazioni; e ciò senza pregiudizio dei vantaggi dei quali i
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, andrebbe in vigore solo allorquando fossero scaduti anche gli altri trattati di commercio che vincolano queste voci in Francia. All'incontro il dazio sui
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articoli potranno godere in virtù dell'articolo 16 del trattato 6 luglio 1877 in seguito alla rinnovazione dei trattati di commercio tra la Francia
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vigore i trattati di commercio fra la Francia ed altre nazioni, pei quali le medesime merci sarebbero trattate più favorevolmente, costituirebbe
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stipulazione di nuovi trattati di commercio tra la Francia ed altre nazioni lo stesso aumento di dazi non fosse applicato anche ad altri Stati.
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inaccettabile il presente trattato. Essa ci riporterebbe ai tempi del trattato di Methuen, ai trattati del medio evo, nei quali si sanzionavano le
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Dice l'onorevole Bonacci: I trattati sono patti internazionali; bisogna che le due parti consentano nella medesima interpretazione. Quando si
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«La Camera confida che, in adempimento di una sua deliberazione del 24 novembre 1873, il Governo proporrà e si adoprerà che nei trattati di commercio
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. Certamente le tariffe generali ricevono modificazioni, e, d'ordinario, in senso benigno, per effetto delle negoziazioni dei trattati commerciali; ma in questi
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Il Governo italiano trae dai trattati la facoltà di mettere delle tasse interne di fabbricazione. Fra le altre ha messo quella sull'alcool. Quando
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elastico e pericoloso in una espressione inserita poco prudentemente nei trattati, stipulandosi che quando s'impongono tasse interne di fabbricazione
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Mancini. Si dovrebbe dir così: «Le controversie che insorgano sull'interpretazione ed esecuzione dei trattati…»
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presidente. L'onorevole Mancini propone che dopo le parole «l'esecuzione dei trattati medesimi» sia posto «quando la materia sia suscettiva
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interne, in quanto hanno relazione ai trattati internazionali. Sono questioni gravi e difficili nelle quali i Governi si danno tutta la premura, si
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«La Camera confida che, in adempimento di una sua deliberazione del 24 novembre 1873, il Governo proporrà e si adoprerà che nei trattati di commercio
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Imperocchè allora essendo stato iniziate le negoziazioni dei trattati di commercio, era dovere di quel Gabinetto di non dimenticare una così
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proporrà e si adoprerà che nei trattati di commercio, i cui negoziati sono tuttora pendenti; s'introduca la clausola compromissoria, e nei trattati
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proporrà e si adoprerà che nei trattati di commercio, i cui negoziati sono tuttora pendenti, s'introduca la clausola compromissoria, e nei trattati già
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occasione di ulteriori trattati con altri paesi, sia con qualche provvedimento speciale. Io aspettava che questo voto della Commissione fosse formulato in
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mancare ai vini italiani il trattamento della nazione più favorita, finchè vigessero trattati della Francia con altri Stati coi quali si fosse stipulato un
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Accademia della crusca
